LOWA ACTIVE TEAM
312 chilometri e 35.000 metri di altitudine. Queste sono le dimensioni del percorso che Jacqueline Fritz ha completato nella sua grande avventura nel 2016. La nativa del Palatinato ha trascorso un totale di 30 giorni in viaggio con il suo cane Loui e l'operatrice Leila. La particolarità: anche le sue due stampelle hanno fatto parte del viaggio, poiché Jacqueline Fritz ha una sola gamba.
Ma a lei non interessa solo aumentare il suo profilo:
"Non ero interessata a dimostrare niente a nessuno con questo tour. Volevo solo portare a termine il mio progetto. Se questo aiuta anche altre persone con disabilità a trovare il coraggio di vivere i propri sogni, allora mi rende felice"
Professionalmente, Jacqueline Fritz si occupa della sua agenzia pubblicitaria full-service a Bad Bergzabern, mentre sta già preparando i suoi prossimi grandi progetti. In particolare, si sta concentrando sempre di più sull'arrampicata. Il suo obiettivo per il futuro sarebbe quello di combinare alpinismo, canoa, arrampicata e campeggio.
FATTI E DATI
Jaqueline Fritz,
COME HA AVUTO L'IDEA DEL PROGETTO? "Una breve storia: Ho perso la gamba all'età di 15 anni dopo un'operazione di rottura dei legamenti non andata a buon fine. Dopo il lungo periodo di malattia, ero molto motivata e alla ricerca di nuove sfide. Grazie a una settimana di vacanza in Algovia, ho potuto dedicare molto tempo alle escursioni. Così è nata l'idea del mio primo progetto: Attraversare le Alpi su una gamba sola con le stampelle. Per quanto ne so, nessuno ci aveva mai provato prima. Volevo accettare la sfida e percorrere un tour più lungo di circa 350 km e 35.000 metri di altitudine attraverso le Alpi nel luglio 2016. Tutto doveva essere fatto con le stampelle. Volevo anche evitare completamente le ferrovie di montagna"
PERCHÉ LO SPORT È COSÌ IMPORTANTE PER TE? "La resistenza, l'ambizione e il piacere dello sport sono molto importanti per me, così come la natura. Ho un'incredibile forza di volontà e una forte resistenza. Mi pongo degli obiettivi, lavoro costantemente per raggiungerli e poi li metto in pratica. Il successo sportivo è importante per me, ma vedo anche uno sviluppo positivo e un progresso personale"
Tigodi la vita molto più di altre persone? "A volte provo anche da solo quello che si può fare come persona disabile. Molte persone non osano fare cose estreme o hanno paura che possa accadere loro qualcosa di peggio. Io la penso un po' diversamente. Avendo attraversato tanti momenti difficili e privazioni, mi godo la vita e vivo nel qui e ora"